La Commissione Europea pubblica lo studio Ecorys su un'iniziativa dell'UE per una restrizione sui pagamenti in contanti

La Commissione Europea pubblica lo studio Ecorys su un'iniziativa dell'UE per una restrizione sui pagamenti in contanti

All'interno dell'UE esistono diverse normative nazionali che regolano i pagamenti in contanti per transazioni di valore elevato, sia attraverso l'obbligo di dichiararli alle autorità, sia attraverso il divieto di effettuarli. Questi sono stati istituiti per raggiungere una serie di obiettivi, tra cui la lotta al finanziamento del terrorismo, al riciclaggio di denaro e all’evasione fiscale. Tali limiti nazionali includono ad esempio transazioni superiori a 1 000 EUR in Francia, 3 000 EUR in Belgio, Italia e Portogallo e 15 000 EUR in Polonia. Tuttavia, a livello dell’UE non esistono limiti massimi per i pagamenti in contanti di importo elevato.

Ecorys è stata incaricata dalla Commissione Europea di studiare gli impatti di una potenziale iniziativa dell’UE che limiti i pagamenti di alto valore in contanti. Lo studio ha considerato 1) un obbligo di dichiarazione e 2) un divieto di pagamenti di importo elevato per tre soglie definite: 10 000 EUR, 5 000 EUR, 1 000 EUR. Lo studio ha poi esaminato gli impatti di tale misura su quattro categorie :

  1. Finanziamento del terrorismo
  2. Riciclaggio di denaro
  3. Evasioni fiscali
  4. Distorsioni nel mercato interno

Inoltre, lo studio ha esaminato gli impatti sui diritti fondamentali e sugli impatti sui gruppi vulnerabili.

Questo studio fa seguito al piano d'azione per rafforzare ulteriormente la lotta contro il finanziamento del terrorismo (COM (2016) 50). Il presente piano d'azione mira ad affrontare due carenze identificate come derivanti dalla situazione attuale. In primo luogo, restrizioni nazionali divergenti indeboliscono l’efficacia delle misure nazionali, poiché possono essere sfruttate per spostare le attività illegali da uno Stato membro con restrizioni sui pagamenti in contanti a quelli con restrizioni sui pagamenti in contanti più indulgenti o inesistenti. Inoltre, un’iniziativa cercherebbe di affrontare le distorsioni della concorrenza nel mercato interno derivanti dalle diverse norme applicabili ai pagamenti in contanti tra Stati membri in quanto queste potrebbero incidere negativamente su determinati settori commerciali in paesi con restrizioni sui pagamenti in contanti, a vantaggio dei loro paesi. concorrenti nei paesi vicini senza tali restrizioni.

Lo studio conclude che le restrizioni sui pagamenti in contanti di valore elevato non impedirebbero in modo significativo il finanziamento del terrorismo, tuttavia tali restrizioni potrebbero essere utili per contrastare il riciclaggio di denaro. Sono necessarie ulteriori ricerche per ideare una restrizione mirata che bilanci i vari impatti.

Clicchi qui Per ulteriori informazioni sullo studio sul sito web della Commissione europea.

18 Aprile 2019

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