Ecorys sostiene la proposta della Commissione Europea di aggiornare il sistema di informazione sui visti

Ecorys sostiene la proposta della Commissione Europea di aggiornare il sistema di informazione sui visti

Ecorys, in collaborazione con Fraunhofer e la Libera Università di Amsterdam, ha effettuato uno studio per conto della DG Migrazione e Affari Interni della Commissione Europea per valutare la fattibilità, la necessità e la proporzionalità di abbassare l'età per il rilevamento delle impronte digitali per i bambini nella procedura di visto e sulla archiviazione di una copia del documento di viaggio dei richiedenti il ​​visto nel sistema di informazione visti (VIS). I risultati dello studio hanno informato la valutazione d'impatto della Commissione che accompagna la proposta della Commissione di aggiornare il VIS per rispondere meglio alle sfide in evoluzione in materia di sicurezza e migrazione e migliorare la gestione delle frontiere esterne dell'UE.

Cos'è il VIS?

Il Visa Information System (VIS) è la banca dati contenente informazioni sui cittadini di paesi terzi che richiedono visti Schengen per soggiorni di breve durata. Aiuta le autorità competenti in materia di visti, frontiere, asilo e migrazione a verificare in modo rapido ed efficace le informazioni necessarie sui cittadini di paesi terzi che necessitano di un visto per recarsi nell'UE, collegando le guardie di frontiera alle frontiere esterne dell'UE con i consolati degli Stati membri in tutto il mondo. Il sistema esegue la corrispondenza biometrica, principalmente delle impronte digitali, a fini di identificazione e verifica.

Contesto dello studio

Nel 2016 è stata effettuata una valutazione REFIT del VIS che ha portato a una serie di raccomandazioni per migliorare il funzionamento del sistema. La valutazione ha individuato diverse questioni che richiedono un’ulteriore analisi delle possibili soluzioni che potrebbero affrontarle e del loro impatto, tra cui:

  • Mancanza di documenti di viaggio come prova nelle procedure di ritorno: l'attuale legislazione dell'UE non prevede questa possibilità, il che porta a procedure di ritorno lente e difficili se mancano i documenti di viaggio, creando ritardi e costi per gli Stati membri;
  • Mancanza di dati biometrici che consentano di identificare i minori: secondo l'attuale legislazione dell'UE, ai bambini che richiedono un visto Schengen di età inferiore a 12 anni non vengono rilevate le impronte digitali, il che significa che i bambini in possesso di un visto Schengen, in particolare quelli vulnerabili alla tratta, sono più difficili da identificare e vulnerabili altri abusi che coinvolgono bambini, al momento della richiesta del visto.

Queste sfide hanno fornito la base per lo studio condotto dal team di studio di Ecorys. Lo studio ha valutato la fattibilità, la necessità e la proporzionalità delle opzioni alternative per:

  • inserire una copia digitale del documento di viaggio nel VIS (in maniera centralizzata o decentrata), considerando due sub-opzioni: conservare solo la pagina anagrafica oppure conservare tutte le pagine utilizzate del documento di viaggio del richiedente;
  • abbassare l’età per il rilevamento delle impronte digitali dei bambini, considerando due opzioni secondarie: abbassare l’età per il rilevamento delle impronte digitali a sei anni o abbassare l’età per il rilevamento delle impronte digitali per includere tutte le età.

I risultati dello studio Ecorys hanno informato la valutazione d'impatto della Commissione che accompagna la proposta di modifica del regolamento VIS.

Aggiornamento del VIS

Nel maggio 2018 la Commissione ha annunciato la sua proposta di aggiornare il VIS seguendo le opzioni preferite individuate nello studio di fattibilità condotto da Ecorys. L’aggiornamento rafforzerà la sicurezza interna e migliorerà la gestione delle frontiere attraverso le seguenti misure:

  • Inserimento di copie digitali del documento di viaggio del richiedente il visto (pagina dati anagrafici) nella banca dati VIS;
  • Abbassare l'età per il rilevamento delle impronte digitali a 6 anni;
  • Garantire la migrazione automatizzata e i controlli di sicurezza rispetto ai database disponibili; E
  • Inclusione dei dati sui visti per soggiorni di lunga durata e sui documenti di soggiorno nel VIS, con i dati sui richiedenti respinti.
  • Per visualizzare il comunicato stampa della Commissione Europea cliccare qui.
  • Per ulteriori dettagli sulla proposta di modifica del VIS cliccare qui.
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